Genitore e figlio: possiamo ereditare i traumi dei nostri familiari?

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I legami familiari sono un intricato intreccio di sangue, emozioni e storie condivise.

Nel rapporto tra genitore e figlio, attraverso i legami familiari trasmettiamo e ricreiamo una serie di eredità, che vanno ben oltre i tratti fisici e le caratteristiche personali. Ma cosa succede quando parliamo di traumi? Possiamo ereditare le ferite psicologiche dei nostri genitori?

Le costellazioni familiari suggeriscono che i traumi possono essere trasmessi attraverso le generazioni. Questo concetto si basa sull’idea che gli eventi traumatici possono essere “memorizzati” nel corpo limitandone l’energia, influenzando le dinamiche interne e le esperienze personali. Per questo è così importante sapere come il nostro corpo risponde al trauma, così da capire come superarne gli effetti, sostenere il corpo e trasformare l’energia che si è bloccata.

Cosa significa subire un trauma?

Il trauma può essere definito come l’esito di un evento che viene percepito come “troppo” da affrontare e che, di conseguenza, ha un impatto significativo sulla nostra percezione e sul nostro comportamento nel mondo che ci circonda. Quando viviamo un evento traumatico, il nostro sistema nervoso viene sopraffatto da un’esperienza che supera la nostra capacità di elaborazione e di adattamento. Questo può includere situazioni gravi come abusi, violenze o incidenti gravi.

Il trauma, però, può derivare anche da situazioni meno intense come l’umiliazione o svilimento costante da parte di un genitore o di un’altra figura di riferimento. Persino gli eventi che le altre persone reputano irrilevanti o insignificanti possono essere per noi dei traumi che hanno un effetto di congelamento, di blocco energetico ed emotivo.

Un trauma ci segna in modo profondo, può influire profondamente sulla nostra mente, sul nostro corpo e sul nostro spirito, generando una serie di reazioni e sintomi che possono persistere nel tempo. Può limitare la nostra capacità di fidarci degli altri, creare difficoltà nel regolare le nostre emozioni, e condizionare la nostra percezione del pericolo e del mondo esterno. Spesso, ci sentiamo intrappolati in schemi di pensiero e comportamenti che sono stati appresi come meccanismi di sopravvivenza durante l’evento traumatico, ma che possono ostacolare la nostra crescita e il nostro benessere a lungo termine.

I traumi si possono trasmettere ed ereditare tra genitore e figlio

Quando un trauma si verifica, specialmente se è particolarmente intenso o non risolto, l’energia emotiva correlata può rimanere imprigionata nel sistema nervoso e nel corpo.
Questo significa che le successive generazioni possono portare con sé le tracce di tali esperienze, senza nemmeno rendersene conto consapevolmente. Il trauma non risolto può manifestarsi in diverse forme, come ansia, depressione, relazioni disfunzionali o modelli di comportamento autodistruttivi.

Le costellazioni familiari lavorano con l’idea che i sistemi familiari abbiano una sorta di coscienza collettiva, in cui le esperienze e le emozioni degli antenati influenzano le generazioni successive, passando tra genitore e figlio. In una sessione di costellazioni familiari, il terapeuta aiuta a mettere in luce gli schemi nascosti e le dinamiche disfunzionali che possono essere radicate nel passato familiare.

Un esempio è quello di un individuo che vive con un senso di colpa costante, senza una ragione apparente. Attraverso una costellazione familiare, potrebbe emergere che quel senso di colpa è in realtà l’eredità di un evento traumatico vissuto dal padre o dal nonno e di cui lui non ne era nemmeno a conoscenza. L’individuo sta portando avanti un fardello che non gli appartiene direttamente, ma che è stato trasmesso attraverso le generazioni.

Come agiscono le costellazione familiari sul trauma?

Le costellazioni familiari offrono un modo per riconoscere e risolvere i traumi ereditati. Attraverso rappresentazioni simboliche degli elementi del sistema familiare, sia persone che oggetti, si può creare una rappresentazione visiva delle dinamiche interne. Questo permette di osservare i punti di tensione e gli schemi disfunzionali, aprendo la strada alla guarigione.

Quando prevale l’equilibrio e l’armonia, ovvero ciò che Hellinger chiama “ordine”, il legame con i nostri antenati diventa una fonte di benessere e di forza. Tuttavia, in assenza di ordine, ci troviamo a dover affrontare un peso che non ci appartiene, rischiando di essere sopraffatti. È importante comprendere che ognuno è responsabile solo delle proprie azioni e se, inconsapevolmente, ci assumiamo il carico delle azioni degli altri con l’intento di alleggerire un membro del proprio sistema, in realtà ci carichiamo noi stessi di quel peso.

Ciò che può sembrare paradossale è che più si nega l’appartenenza al proprio sistema familiare, o si escludono alcuni suoi membri, più le dinamiche indesiderate tendono a ripetersi con forza. Più si giudica il passato e più si rimane legati a persone, sensazioni ed emozioni. Invece, se accettiamo profondamente la nostra appartenenza al sistema familiare e occupiamo quello che è il nostro posto nel sistema, abbiamo la possibilità di compiere scelte diverse e di lasciar andare ciò che è stato.

È importante sottolineare che le costellazioni familiari non sostituiscono la terapia tradizionale, ma possono essere un complemento utile. Esplorare le dinamiche familiari e i traumi ereditati può portare a una maggiore consapevolezza di sé e alla possibilità di trasformare i modelli negativi.

Cosa fare quando siamo influenzati da un trauma familiare?

La consapevolezza è fondamentale. Riconoscere e accettare che i nostri problemi potrebbero non essere solo nostri, ma legati a eventi del passato, può essere il primo passo verso la guarigione. Il supporto di un professionista esperto in costellazioni familiari può essere un valido aiuto per esplorare e risolvere tali questioni. La cosa importante è non negare le proprie emozioni e i propri sentimenti, ma trovare il modo di manifestarli in modo diretto e chiaro. Nelle famiglie, a volte, i traumi vengono rimossi per non affrontare il dolore. Allo stesso modo, a volte si negano avvenimenti che neanche si conoscono, rimanendone però saldamente legati. È invece importante far emergere tutto ciò che ci crea disagio disagio.

La comprensione attenta dei desideri del nostro corpo e della nostra mente aumenterà la nostra capacità di reagire agli eventi della vita anziché subirli passivamente. Acquisiremo la capacità di trovare il nostro ruolo nel mondo, di sentirsi connessi alla nostra famiglia e al nostro corpo, per goderne appieno le esperienze. Lavorare sulla propria consapevolezza emotiva, la gestione dello stress e la connessione con gli altri può contribuire a rompere i modelli negativi ereditati e creare una nuova narrativa per sé stessi e per la propria famiglia.