Le costellazioni dello scenario primario: le ferite della prima infanzia

Le costellazioni familiari, spesso definite come “aspaziali” e “atemporali”, offrono uno sguardo unico nel mondo delle relazioni umane.

Più che riguardare un luogo e un tempo specifici, esse si concentrano sulle interconnessioni e le dinamiche che compongono un sistema, un sistema che spesso inizia con la famiglia di origine e la ferita primaria.

Una rappresentazione spaziale e atemporale del proprio sistema

Le Costellazioni Familiari Evoluzionali sono “aspaziali” e “atemporali” poiché non sono legate allo spazio e al tempo come nella vita quotidiana. Durante una sessione di costellazioni familiari, il costellatore guida i partecipanti attraverso una rappresentazione simbolica delle dinamiche familiari senza utilizzare lo spazio fisico o il tempo lineare. Ciò consente di esplorare le relazioni familiari e le loro influenze senza limitazioni spaziali o temporali, aprendo la possibilità di indagare sulle dinamiche intergenerazionali (per esempio di genitori, nonni e bisnonni contemporaneamente) e sui modelli comportamentali ereditati.

Un caso particolare tra le varie applicazioni delle costellazioni, è lo scenario primario. Le costellazioni dello scenario primario non sono aspaziali, bensì riguardano un tempo preciso: l’infanzia. Questo tipo di rappresentazione offre la possibilità di esplorare le ferite primarie, quelle cicatrici emotive che si formano nei primi anni di vita e continuano a influenzare le relazioni e le scelte personali fino all’età adulta.

La prima infanzia e le ferite primarie

Durante i primi sei anni di vita, siamo vulnerabili agli impatti delle dinamiche familiari e alle influenze esterne. È in questo periodo cruciale che possono formarsi ferite emotive, originate da messaggi verbali o non verbali mancati. Queste ferite, se non viste e affrontate, possono generare schemi comportamentali che tendono a ripetersi nel corso della vita, dando vita a crisi profonde e ripetitive.

L’importanza dello scenario primario risiede nella sua capacità di rivelare le radici profonde di queste ferite. Attraverso la ricreazione di una sorta di “foto vivente” della famiglia di origine e delle relazioni significative ad essa collegate durante l’infanzia, è possibile portare alla luce i pattern nascosti che influenzano le relazioni attuali.

Un esempio eloquente è il caso di Andrea, sposato con Luisa. Andrea dice di sentirsi costantemente in competizione per l’attenzione. Il suo bisogno di essere al centro dell’attenzione è emerso in modo eclatante nella sua relazione con Luisa. Durante la costellazione del suo scenario primario, emerge che questa brama irrazionale di attenzioni trova le radici nel suo passato familiare. La malattia e poi la perdita di un fratellino in tenera età, accompagnata dall’attenzione concentrata dei genitori sul fratello malato e una madre immersa nella depressione, ha plasmato la percezione di Andrea come invisibile e trascurato.

Andrea, da bambino, non ha avuto le attenzioni dei genitori, impegnati ad elaborare il trauma della perdita del figlio. Ora Andrea, inconsciamente, ricerca nella moglie queste attenzioni mai ricevute. Attraverso una costellazione familiare focalizzata sullo scenario primario, Andrea può rivivere e ricreare quelle sensazioni di abbandono e trascuratezza vissute da bambino. Questo processo consente di separare le emozioni legate al passato da quelle scatenate dalle dinamiche attuali della sua relazione con Luisa.

Le esperienze dello scenario primario rimangono con noi per tutta la vita

Un aspetto fondamentale delle costellazioni familiari è la loro capacità di portare alla luce i parallelismi inconsci tra esperienze passate e situazioni presenti. Nel caso di Andrea, il parallelo tra la sua famiglia di origine e la famiglia attuale emerge in modo chiaro, consentendo una comprensione più profonda dei suoi comportamenti e delle sue reazioni.

È importante sottolineare che le esperienze vissute nello scenario primario continuano a influenzare le persone per il resto della vita. Non possiamo cambiare il passato né le sensazioni ed emozioni ad esso connesse. Tuttavia, attraverso il lavoro terapeutico con le costellazioni familiari, è possibile raggiungere una maggiore consapevolezza delle dinamiche interne ed esterne che plasmano le nostre relazioni e i nostri schemi comportamentali.

Le costellazioni familiari rappresentano un potente strumento per esplorare e comprendere le radici emotive delle nostre esperienze di vita. Attraverso lo scenario primario, è possibile rivivere e rielaborare le ferite emotive dell’infanzia, aprendo la strada a una maggiore consapevolezza e guarigione delle ferite che portiamo nelle relazioni presenti e future.