Realizzazione professionale e carriera: Vedere il capo con “occhi da bambino”
Elena, una giovane professionista, vede il suo capo non come un dirigente responsabile, ma come una sorta di figura genitoriale. Questo significa che quando il capo critica o impone delle regole, Elena lo percepisce come un attacco personale anziché come parte delle dinamiche di potere e gerarchiche in un contesto lavorativo. Questo crea tensioni e ansie che spesso minano la sua efficienza, la sua capacità di lavorare in modo collaborativo e la sua realizzazione professionale.