Realizzazione professionale e carriera: Vedere il capo con “occhi da bambino”

Realizzazione professionale e carriera: Vedere il capo con “occhi da bambino”

La vita che abbiamo vissuto nella nostra famiglia di origine e la nostra vita professionale attuale sono intrinsecamente legate, più di quanto possiamo immaginare.

Elena, una giovane professionista, vede il suo capo non come un dirigente responsabile, ma come una sorta di figura genitoriale. Questo significa che quando il capo critica o impone delle regole, Elena lo percepisce come un attacco personale anziché come parte delle dinamiche di potere e gerarchiche in un contesto lavorativo. Questo crea tensioni e ansie che spesso minano la sua efficienza, la sua capacità di lavorare in modo collaborativo e la sua realizzazione professionale.

La “doppia esposizione”: quando il lavoro incontra la famiglia

Questa dinamica è abbastanza frequente, ovvero capita spesso che una persona guardi il suo capo con “occhi da bambino”. In altre parole, anziché interagire con il capo da adulti maturi e consapevoli, ci comportiamo inconsciamente come se fosse una figura familiare, come un genitore o un fratello. Questo fenomeno può portare a ciò che gli esperti chiamano “doppia esposizione”, un processo in cui la carica emotiva o energetica che normalmente riserveremmo ai nostri familiari viene erroneamente attribuita a una figura autoritaria o professionale.

Spesso nelle sessioni di Costellazioni Lavorative emerge la tendenza inconsapevole a confondere le persone dei nostri sistemi familiari con quelle dei nostri sistemi professionali. Questa confusione può avere un impatto significativo sulle nostre relazioni con i superiori, i colleghi e persino i clienti, minando la nostra realizzazione professionale e spesso creando tensioni e incomprensioni inutili.

Questa “confusione tra le persone” è un fenomeno che può essere attribuito a diverse cause psicologiche ed emotive. Spesso la famiglia svolge un ruolo centrale nella vita delle persone ed è spesso vista come il sistema principale delle relazioni significative. Di conseguenza, le dinamiche familiari possono esercitare un’influenza profonda sul modo in cui percepiamo e interagiamo con le persone appartenenti ad altri sistemi, come per esempio il lavoro.

Legami Familiari: l’influenza nascosta sul lavoro

Una delle cause principali di questa confusione risiede nell’attaccamento emotivo che sviluppiamo nei confronti dei membri della famiglia. Le esperienze e le dinamiche familiari, sia positive che negative, possono creare legami emotivi così intensi che diventano schemi di comportamento. Questi schemi vengono poi replicati in altri contesti, come il lavoro. Ad esempio, se abbiamo vissuto dinamiche di competizione o conflitto in famiglia, potremmo involontariamente proiettare queste stesse dinamiche nelle nostre relazioni professionali, ostacolando la collaborazione e la comunicazione efficace.

Inoltre, le aspettative e i ruoli familiari possono influenzare la percezione delle gerarchie e delle dinamiche di potere anche nell’ambiente lavorativo. Questo può portare a situazioni in cui un individuo attribuisce automaticamente ai colleghi o ai superiori ruoli simili a quelli dei membri della sua famiglia, come è successo ad Elena, creando potenziali conflitti o favoritismi.

Le costellazioni lavorative offrono un metodo per esplorare e risolvere anche questa dinamica. In una seduta di Costellazione, un facilitatore aiuta il cliente a rappresentare visivamente i membri chiave del suo sistema familiare e professionale. Durante questa rappresentazione, emergono spesso pattern e collegamenti sorprendenti.

Separare famiglia e lavoro con le costellazioni familiari

Nel caso di Elena, durante una costellazione è emersa la sovrapposizione tra la figura del capo e quella della madre. Elena si è resa conto che sta proiettando sul capo aspetti non risolti o non elaborati delle proprie dinamiche familiari. Questa proiezione le impedisce di stabilire confini chiari e le rende difficile dire “no” quando necessario. Lei si sente in qualche modo obbligata a ripetere i vecchi schemi di relazione con la madre.

Partecipare alla Costellazione ha quindi aiutato Elena a separare chiaramente le due figure, il capo e la madre, e a riconoscere che il capo è semplicemente un capo, con le sue responsabilità e il suo ruolo gerarchico. Questo nuovo modo di percepire il capo ha liberato Elena dalle tensioni e dalle emozioni negative che aveva erroneamente associato a lui. In molti casi, le persone che partecipano a una costellazione riportano una sensazione di leggerezza e liberazione, come se avessero finalmente liberato un peso che portavano da tempo.

Risvegliare la propria consapevolezza e realizzazione professionale

È importante sottolineare che il capo o le altre persone coinvolte nella dinamiche emerse durante una sessione di Costellazioni Familiari Lavorative non cambieranno il loro atteggiamento. Ciò che cambia, però, è la percezione e la reazione della persona che ha partecipato alla costellazione. Nel caso di Elena, il capo continua a svolgere il suo ruolo, ma ora viene visto in una luce diversa, privo delle emozioni distorte e delle proiezioni del passato. Tutto ciò sarà utile a Elena per raggiungere finalmente la sua realizzazione professionale.

Questo approccio è prezioso in vari contesti lavorativi. Ad esempio, in un ambiente aziendale, può aiutare a migliorare la comunicazione tra dirigenti e dipendenti, aumentando la comprensione reciproca e riducendo le tensioni. Inoltre, può essere particolarmente utile nelle situazioni in cui le dinamiche familiari influenzano in modo significativo le relazioni professionali.

Nel caso di Elena, il lavoro sulla separazione tra il capo e la madre le ha permesso di acquisire maggiore autonomia e sicurezza nel suo ruolo lavorativo. Elena ha imparato a stabilire confini chiari e ad esprimere le sue esigenze in modo assertivo. Questo non solo migliorerà la sua relazione con il capo, ma potrebbe anche portare a un ambiente di lavoro più sano e produttivo.